Cosa


La prima descrizione di una di queste forme di CDKL5 è da attribuire al dott. Hanefeld che nel 1985 la diagnosticò in pazienti di sesso femminile affetti da una forma variante (a esordio precoce delle crisi ) della sindrome di Rett.

Si tratta di una patologia causata dall'alterazione di un gene denominato appunto CDKL5 e localizzato sul Cromosoma X. Per effetto della mutazione o delezione, la proteina codificata da tale gene non viene prodotta oppure viene prodotta in forma alterata, non funzionante.
Successivamente, la definizione di "variante con epilessia ad esordio precoce" o “variante di Hanefeld” è stata estesa ad includere pazienti con forme di Rett atipiche caratterizzate dall’ esordio nelle prime settimane o mesi di vita di manifestazioni epilettiche spesso difficili da trattare farmacologicamente.

Le mutazioni nel gene CDKL5 sono poi state anche riscontrate in pazienti affetti da spasmi infantili associati al cromosoma X (ISSX) o sindrome di West, ritardo mentale e autismo. Benchè queste patologie affliggano prevalentemente le bambine, oggi sono stati riportati diversi casi di bambini mutati in CDKL5 e caratterizzati da un quadro clinico del tutto sovrapponibile.

Classificata spesso e diagnosticata in modo generico in sindromi come Spasmi Infantili (epilessia), come quella di Rett atipica, di West e di Lennox Gastaut o con parole come "encefalopatia epilettica criptogenetica idiopatica" e Autismo

 

Segni clinici

Sintomi neurologici: nessun danno cerebrale. Epilessia precoce, prima dei sei mesi (in media intorno ai 45 giorni di vita) in genere farmacoresistente. Si tratta di crisi epilettiche tonico cloniche, crisi focali, crisi di assenza atipica, con elettroencefalogramma inizialmente normale, che può evidenziare anomalie in zona frontale e occipitale e mancanza di attività di fondo normale o rallentata. Risonanza magnetica (RMN) con contrasto encefalo nella norma.

Ritardo psicomotorio di varia entità, tratti autistici, difficoltà del linguaggio, ipertonia degli arti inferiori e ipotonia assiale.

Deficit visivo di tipo centrale con nistagmo oculare, disturbi visivi di tipo corticale e strabismo.

Atteggiamenti o conclamate scoliosi e cifosi, osteoporosi, dita rastremate, difficoltà articolari.

Caratteristiche del viso: occhi grandi ben definiti, labbro inferiore prominente, arcata dentale superiore in avanti e piorrea.

Disfunzioni del sistema nervoso autonomo con alterazioni dell'attività respiratoria (iperventilazione) e alterazioni della peristalsi intestinale (aerofagia meteorismo); possibile formazione di anse intestinali temporanee, bruxismo, disfunzioni del nervo vago che regola l'attività cardiaca.

Autismo: tratti autistici, disturbo pervasivo dello sviluppo.

Vi sono quindi sintomi molteplici, a volte opposti (irritabilità o apatia a tutto, in particolare inizialmente agli ultrasuoni, pianto inconsolabile o assente, magrezza o obesità) e non necessariamente tutti presenti.

 

Cause

In genere le mutazioni di CDKL5 vengono ritenute responsabili della malattia se si ritrovano nel paziente e non nei genitori sani. Pertanto queste mutazioni sorgono "de novo" al momento del concepimento.

 

Diagnosi

La diagnosi avviene attraverso un semplice esame del sangue spedibile ai Centri ASL di:

Oasi di Troina (Enna),

dr. Falco, Policlinico Le Scotte di Siena,

prof.ssa Renieri, Policlinico Le Scotte di Siena,

dr.ssa Russo, auxologico di Milano,

dr.ssa Murgia, Ospedale Meyer di Siena,

prof. Guerrini, Ospedale Cisanello di Pisa 

Ospedale Stella Maris di Calambrone (Pisa)